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Addio Bonus: Come il DL 39/2024 Rivoluziona l’Efficientamento Energetico e Cambia le Agevolazioni Fiscali

Con il DL 39/2024 cambia il mondo dell’efficientamento energetico e spariscono i bonus.

Quali erano le agevolazioni a disposizione dei cittadini prima di questa manovra?

  • Bonus 70/30 o EcoBonus:
    Per i condomini che avevano presentato la CILAS entro il 16.02.2023, era possibile usufruire del Bonus 70/30, noto anche come Ecobonus, che permetteva di beneficiare di agevolazioni fiscali per interventi che miglioravano l’efficienza energetica degli edifici. Era possibile quindi cedere il credito a imprese, banche o istituti di credito o l’impresa esecutrice dei lavori applicava lo sconto in fattura.
  • SuperBonus 110:
    Il SuperBonus 110% era rimasto in vigore per ONLUS, ODV e APS fino al 2025. Queste potevano optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, derivante dagli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento sismico degli edifici.

Cosa cambia con il nuovo DL?

Il nuovo Decreto Legge 39/2024 introduce diverse novità rilevanti in materia di agevolazioni fiscali, in particolare riguardanti il Superbonus e altri bonus edilizi. Ecco i punti principali:

  1. Stop definitivo alla cessione del credito e sconto in fattura: Per gli interventi che non sono stati avviati entro il 16 febbraio 2023, non sarà più possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura. Tuttavia, queste opzioni rimangono disponibili per la ricostruzione nelle zone terremotate, con un tetto massimo di spesa di 400 milioni di euro per il 2024.
  2. Fondo per il Terzo Settore: È stato istituito un fondo specifico per supportare le organizzazioni del Terzo Settore, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel contesto sociale ed economico. Questo fondo ammonta a 100 milioni di euro ed è destinato alle attività di riqualificazione energetica e strutturale degli immobili.
  3. Obbligo di utilizzo di utilizzo del credito in 10 rate annuali: Le detrazioni per le spese sostenute nel 2024 dovranno essere ripartite su un periodo di 10 anni, invece dei 4 o 5 anni precedentemente previsti.
  4. Controlli potenziati: Sarà rafforzata la vigilanza da parte dei Comuni sugli interventi soggetti a bonus edilizi, con l’obiettivo di prevenire abusi e irregolarità.
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